“Diapason”, gennaio 1997.
G.B. Ferrini: Opere per clavicembalo.
“…..R. Loreggian se fait l’interprète spirituel et sensible de cette musique rutilante. Il possède indéniablement le sens de la coloration, du contraste et de l’ornamentation: parfaitement intégrée au caractère de chaque pièce, celle-ci suggère une sorte d’improvvisation comme inspirée par le plaisir de faire sonner au mieux les instruments.”
“La Repubblica”, 17 luglio 1997.
“Meraviglioso canto d’uccelli nel flauto barocco di Folena”.
“…..altrettanto eccellente s’è rivelato il cembalista R. Loreggian. Bisognava sentirlo come duettava col flauto, innescando pari capacità d’improvvisazione, di fioriture, di colore, di libertà recitativa. E’ così che bisognerebbe ascoltare sempre la musica barocca…..”
“Amadeus”, giugno 1999.
F. Cavalli: Vespro (Athestis Chorus/Filippo Maria Bressan).
“…..Spendide le toccate di C. Merulo e G. Gabrieli eseguite da R. Loreggian all’organo…..”
"CD Classica", settembre 1999.
G. Frescobaldi: Canzoni alla francese.
“…..Loreggian è un clavicembalista che si ascolta con grandissimo piacere, perché sa proporsi con idee ritmiche e dinamiche mai scontate in cui le felici sorprese sono sempre dietro l’angolo…..”
“Amadeus”, dicembre 2000.
A. Vivaldi: Concerti appropriati al cembalo.
“…..Loreggian ha rivisitato queste pagine con la perizia e il gusto che contraddistinguono sempre le sue interpretazioni.. Qui la vivace fantasia, gli atteggiamenti a tratti quasi caricaturali, l’efficacia drammatica e coloristica, le iperboli virtuosistiche, le visioni grandiose, come le soluzioni esasperate s’incontrano con la chiarezza con cui sono evidenziate le intenzioni compositive.”
“BBC Music Magazine”, october 2001.
B. Marcello: Sonatas op.3.
“…..Loreggian plays rather soberly but his own lack of extroversion permits the music’s considerable qualities to shine through, and certainly his playing is not wanting for character... Just listen to the witty if sober elegance he imparts to the delightful closing minuet of the five-movement Suonata settime for proof."
“Gramophone”, october 2001.
B. Marcello: Harpsichord Sonatas op.3.
“…..If the music seems weak, then Loreggian’s interpretation certainly isn’t. He plays with tremendous authority and verve, making the most of every opportunity.”
“Musica”, dicembre 2001.
C. Merulo: Missa Virginis Mariae.
“…..R. Loreggian all’organo interviene sempre con gusto e precisione, inframmezzando le parti vocali con una serie di toccate di notevole fattura in cui gli è consentito di abbinare virtuosismo ed espressione.”
“Fanfare”, november/december 2001.
B. Marcello: Harpsichord Sonatas Op.3.
“…..One thing not in doubt is that Loreggian’s performances are of a high standard, his fingerwork is strong and precise, as is his rhythmic sense, giving powerful expression to Marcello’s often demanding writing. Loreggian brings off the many brilliant, toccatalike passages with considerable virtuosity, while his playing of cantabile arpeggiations shows him equally capable of maintaining a flowing line…..”
“L’Eco di Bergamo”, 17 aprile 2003.
"Da Bach a Galante Stabile a due volti".
“…..Ancora una volta , nel V Concerto Brandeburghese, Filippo Lama ha guidato in sicurezza il gruppo con piena condivisione dei colleghi soprattutto nel clavicembalista R. Loreggian dotato di estro forbito e di proba scioltezza, protagonista di un’interpretazione vivace a tratti teatrale nell’ampia cadenza del concerto bachiano degustata con smaliziata sagacia.”
“L’Arena”, 23 novembre 2003.
"Concerti della domenica alla Sala Maffeiana con i Filarmonici".
“…..una sottolineatura particolare al talento di Roberto Loreggian per l’inventiva con cui sa realizzare il continuo, arte questa che comprende il saper improvvisare le diminuzioni, le fioriture, l’imitazione estemporanea delle altre parti esecutive…..”
“Early Music Review”, maggio 2004.
“…..Roberto Loreggian’s playing is admirable, with a subtle sense of rhythm and an ability to project the most inricate part-writing….”
“Gramophone”, maggio 2004.
“…..the excellent Roberto Loreggian brings an attractive improvisatory quality to his playing, starting some pieces with a flourish of his own and employing rubato here and there…..”
* ROBERTO LOREGGIAN - COPYRIGHT 2006 *
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